top of page

 

 

DEFIGURA_la vena nascosta (II edizione)

Macerata_2/11 ottobre 2014

PROGRAMMA

 

2 ottobre

h. 21.00_Teatro Lauro Rossi: 'Blessure' performance con Yann Marussich 

Dal 3 al 7 ottobre

h 10/13 + 14/17_Teatro Rebis: Workshop sull’assolo performativo condotto da Yann Marussich

Dal 3 al 6 ottobre

h. 21.30_Ex Mattatoio: 'Pozzanghere'_ esplorazione di  Frediano Brandetti  - posti limitati. Prenotazione obbligatoria

7 ottobre

h. 15/20_Sala Castiglioni, Biblioteca Mozzi-Borgetti: 'Il colpo fantasma'_raduno nazionale degli artisti della scena. Interverranno: Claudio Morganti, Patrizio Esposisto ed Enrico Piergiacomi. Coordina Attilio Scarpellini

h. 21.30_ Spazio privato: 'Esterno' di Patrizio Esposito (ritrovo di fronte al Teatro Rebis, Borgo Peranzoni 113, Villa Potenza) - posti limitati. Prenotazione obbligatoria

8 ottobre
h 18.00_Luoghi scelti durante il workshop: Performance finale del workshop condotto da Yann Marussich

h 21.30_Spazio privato: 'Interno' di Patrizio Esposito (ritrovo di fronte allo Sferisterio) - posti limitati. Prenotazione obbligatoria

9 ottobre

h 21.30_Ex Mattatoio: ‘Persone’_ esplorazione di  Frediano Brandetti 

Dal 10 ottobre all’11 ottobre

h. 15/21 + 10/13 + 14.30/17.30_Teatro Rebis: 'Nulla è per me tranne ciò che non è', workshop intensivo sul ‘Macbeth’ di Shakespeare condotto da Chiara Guidi (Societas Raffaello Sanzio)

Che cos’è l’esegesi?, s’interroga Georges Didi-Huberman, etimologicamente, è l’atto di condurre fuori da…

Condurre fuori l’immagine dalla figura, il silenzio dai segni, l’esterno dall’interno e viceversa.

Intuire e decifrare gli indizi che segnalano il vacillare di un sostrato mistico, di una vena nascosta nella vocazione umana all’alto e all’altro.

E’ intrico di prospettive, ferita del senso, è poetica generatrice di enigmi, il cui oggetto è il mistero.

Defigura non è un festival, è sospensione di tempo dedicata all’esegesi, è bolla di pensiero, esperimento senza verità, è tentativo pindarico di somigliare al dissimile, di dire il non-dire, di esplorare il fantasma della poesia in voce e materia.

Defigura non è per molti, è per tutti, per quella parte di noi che sa cosa tace.

 

Andrea Fazzini

 

 

DEFIGURA_attraversando l'immagine (I edizione)

(aprile 2013)

PROGRAMMA DETTAGLIATO:  http://defigura.wordpress.com/ 

PROGRAMMA

9, 10, 11 aprile  2013 – ore 14.00/19.00
Teatro di Villa Potenza
Laboratorio teatrale condotto da Claudio Morganti e Rita Frongia

 

10 aprile 2013 – ore 17.00
Palazzo Ugolini, Macerata
LA RICERCA DELL’UMANO
Teatro e arti contemporanee nella società dello spettacolo. Laboratorio di formazione alle estetiche del 900, in collaborazione con la cattedra di Storia dell’Arte Contemporanea dell’Università di Macerata.
A cura di Attilio Scarpellini e Roberto Cresti.

12 aprile 2013 – ore 18.00
Spazio Mironimia – Macerata
OMBRE
Proiezione della video-testimonianza dell’ultimo spettacolo di Claudio Morganti
Con Claudio Morganti e Rita Frongia
Coordina Pierfrancesco Giannangeli
I
13 aprile 2013 – ore 10.00/13.00_15.00/19.00
Teatro di Villa Potenza
Defigura – Raduno di artisti della scena
Con Claudio Morganti (Teatro), Patrizio Esposito (Fotografia), Patrizio Dall’Argine (Burattini e marionette), Rubina Giorgi (Filosofia e poesia)
Coordina Attilio Scarpellini

 

14 aprile 2013 – ore 18.00
Fumetteria Exit – Macerata
Incontro con Stafano Ricci

15, 16 e 17 aprile  2013 – ore 15.00/20.00
Fumetteria Exit – Macerata
Neon, Megafono, Mosca 
Laboratorio di disegno condotto da Stefano Ricci


Spazio Jes! – Chiesa di San Bernardo – Via Valle, 3 – Jesi
Prima giornata nazionale del C.re.s.co.
Jes! The artist.

 

20 aprile – ore 21.30
Teatro di Villa Potenza
Spring Trio in concerto

 

“Nel novembre 2011 si tenne a Castiglioncello un raduno di artisti della scena. Un po’ da tutta Italia ci riunimmo intorno alle confessioni poetiche di un piccolo gruppo di artisti che possiamo serenamente definire “maestri”.
Quell’incontro, quel grande “buco nell’acqua” come mi piacque definire, ci confermò una necessità: molti artisti della scena italiana, sentono l’esigenza di condividere alcuni dubbi e domande di ordine poetico e teorico.
Sentono il bisogno di addentrarsi in questioni e temi che hanno radice nel profondo della propria arte.
Desiderano parlare e sentir parlare del “lavoro” e non tanto delle “condizioni” in cui il lavoro si dibatte.
Ormai già una trentina d’anni fa, interrogato sul ruolo e la funzione dell’ uomo di teatro, Carlo Cecchi ebbe a dire che non è più tempo di attori istintuali, naif, privi di conoscenze teoriche e di un proprio, consapevole pensiero sul teatro.
Sono d’accordo.
La formazione di un attore dovrebbe passare attraverso la conoscenza e lo studio di tutto lo scibile umano!
E se questo è troppo allora proviamo almeno con la conoscenza della nostra arte.
Ma ogni arte andrebbe considerata e indagata in stretta connessione con le altre arti.
Sono convinto che l’intelletto sia uno degli strumenti più importanti di cui un attore dispone.
Il pensiero va alimentato ed esercitato almeno tanto quanto il corpo.
Sono convinto che per una volta si possa parlare di teatro senza parlare delle condizioni in cui il teatro versa,
che chi fa ricerca nell’arte possa parlare del proprio percorso di ricerca senza necessariamente dover parlare
di difficoltà economiche e istituzionali”.

 

Claudio Morganti

 

A quel primo raduno nel quale Claudio Morganti aveva dialogato con Danio Manfredini, Raffaella Giordano, Alfonso Santagata, Riccardo Caporossi, Piergiorgio Giacché, Attilio Scarpellini e Massimo Paganelli, e al quale avevo assistito da testimone, ne sono seguiti altri – a Sansepolcro, a Prato, a Napoli.
Qualche mese fa Claudio mi ha proposto di organizzarne uno a Macerata.
Mi ha chiesto di individuare un titolo, un tema per me pressante, un assillo a partire dal quale riflettere insieme di poetiche e di proporre alcuni “maestri” con i quali confrontarsi.

Ho scelto questo tema: la figura.

E questo titolo: Defigura, intendendo il de- sia nelle sue diverse accezioni in latino: a proposito di, a partire da, a causa di, che nell’accezione contemporanea di decostruzione della figura, defigurazione come irregolarità dell’immagine.
Con Claudio hanno esposto la loro idea di figura Patrizio Dall’Argine con i suoi burattini, il fotografo Patrizio Esposito e la filosofa e poetessa Rubina Giorgi, stimolati dal pensiero di Attilio Scarpellini.
Sono stati invitati a partecipare artisti, operatori del settore, studiosi, testimoni per condividere, ascoltare, intervenire.
Intorno al raduno si è sviluppata, quasi da sola, una piccola rassegna di approfondimenti, incontri, laboratori, ascolti, visioni, che ha coinvolto anche, tra gli altri, Rita Frongia, Lisa Gelli, Roberto Cresti, Stefano Ricci, C.re.s.co. e Spring Trio.


Andrea Fazzini

bottom of page